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Siete spaventati dal quantum computing? Bitcoin no

Il Commento del giorno

– di Francesco Simoncelli

Secondo un report recente, Google ha raggiunto la cosiddetta supremazia quantistica creando un computer quantistico in grado di risolvere problemi e calcoli matematici precedentemente impossibili

Perché è importante

È importante perché, se portato alla sua logica conclusione, l’informatica quantistica su scala commerciale potrebbe distruggere altre aree in rapida crescita dell’economia tecnologica: i cryptoasset. Sia la metodologia di consenso della prova del lavoro (PoW), sia la crittografia della chiave pubblica/privata che conferiscono il valore di Bitcoin, potrebbero essere indebolite dall’ascesa dei computer quantistici.

Da quando Bitcoin è arrivato sulle prime pagine dei giornali con il suo aumento meteorico a partire dal 2016, l’economia delle criptovalute è cresciuta a rotta di collo.

Il calcolo quantistico potrebbe potenzialmente rendere obsoleti tutti questi investimenti e persino intere organizzazioni. La rottura della crittografia, abilitata dalla matematica, indebolirebbe il valore dei progetti nelle tecnologie blockchain. Invece i governi o le aziende che vincono la corsa quantistica centralizzerebbero il controllo sui dati e sui benefici economici associati a queste informazioni.

La realtà, tuttavia, è più sfumata rispetto agli annunci in pompa magna.

Il calcolo quantistico non è qualcosa di nuovo; infatti, sia la matematica che i computer quantistici sperimentali esistono da anni. La differenza ora, secondo suddetta relazione, è che le organizzazioni (comprese le aziende come Google) si stanno rapidamente avvicinando alla capacità di creare computazione quantistica praticabile a livello commerciale. Anche con questi progressi, tuttavia, non esiste ancora un computer quantistico in grado di operare per periodi di tempo sostanziali su scala commerciale. Detto questo, la maggior parte delle stime indica che la linea temporale del calcolo quantistico minaccia realisticamente l’integrità della blockchain di Bitcoin da qui a 10 anni.

Gli specialisti di Bitcoin e le organizzazioni che sviluppano applicazioni blockchain non sono indifesi contro questa minaccia.

La comunità di Bitcoin non resta ferma di fronte alla minaccia quantistica, con la soluzione più ovvia che sarebbe quella di passare ad un nuovo algoritmo o sviluppare una metodologia di crittografia quantistica già esistente. Infatti esiste persino un’organizzazione che dice di aver sviluppato il primo libro mastro resistente ai quanti, dimostrando che la comunità sta rispondendo in modo proattivo. Indipendentemente dalla categoria economica in discussione, quando emerge una minaccia competitiva stimola la creatività e gli sviluppi che poi vanno a migliorare la categoria nel suo insieme; il quantum computing potrebbe essere la forza necessaria agli sviluppatori nel mondo delle criptovalute per stimolarli a creare nuove migliorie.

Le previsioni di intere industrie, incluso il settore delle criptovalute, spazzate via dal calcolo quantistico ignorano anche alcuni degli aspetti cruciali: la risorsa o lo strumento più importante, indipendentemente dall’epoca, è il pensiero innovativo e creativo degli individui. Supponendo che gli esseri umani, che hanno creato il calcolo quantistico, non saranno in grado di farne un uso produttivo e invece lo useranno solo per decifrare la crittografia, significa sprecare risorse preziose e scarse. La risorsa più preziosa in qualsiasi economia sono le persone che creano, pensano e sfruttano nuovi strumenti per creare nuove idee.

L’innovazione tecnologica è un costante avanti e indietro tra piattaforme e opzioni concorrenti, e le criptovalute non sono esenti da questa realtà; la competizione e lo sviluppo incarnano il percorso più sicuro verso il miglior prodotto o servizio.

L’informatica quantistica, e la minaccia dirompente che rappresenta per Bitcoin, potrebbero effettivamente diventare il fattore motivante di cui la comunità ha bisogno per rendere gli sviluppi necessari affinché la tecnologia diventi mainstream. Costi inferiori, esperienze utente migliorate e un prodotto di base migliore sono i risultati promossi da forze competitive, ed è quello che la comunità Bitcoin sta affrontando in questo momento.

La concorrenza è una buona cosa, ed è ciò che rappresenta in realtà la supremazia quantistica.

Per approfondire segui Francesco Simoncelli.

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