Il Commento del giorno
– di WisyWally
La “criptovaluta” di Facebook, Libra, è una cosiddetta stablecoin, una “criptovaluta” ancorata ad un asset fisico. In questo caso Libra sarà coperta da un paniere di valute internazionali. Sarà governata dall’Associazione Libra, un gruppo di 27 aziende tra cui anche Facebook. Quest’ultimo afferma che ciò permetterà alla propria valuta di essere gestita in modo aperto e trasparente e che il suo peso come aziende non influenzerà affatto Libra.
Dato che Libra sarà una stablecoin, avrà una bassa volatilità, una caratteristica attraente in Paesi senza una valuta stabile, come il Venezuela e l’Argentina. Le stablecoin sono anche attraenti quando utilizzate negli acquisti quotidiani. Dopo tutto, chi vorrebbe usare una valuta che potrebbe fluttuare del 10% al giorno? È molto difficile prevedere le necessità quotidiane in presenza di elevati livelli di volatilità.
Ciò significa che Libra potrebbe essere utilizzata per pagamenti di piccolo ammontare e come riserva di valore in alcuni mercati. Con una base di 2,38 miliardi di utenti a livello mondiale, non ci vorrà molto affinché la valuta di Facebook venga adottata. Allora perché i funzionari dei vari governi del mondo stanno cercando di ucciderne prematuramente la nascita?
La solita nenia è che Libra sarebbe utilizzata per finanziare il terrorismo o altre attività illecite. I critici di Bitcoin sono anni ormai che lo ripetono.
Quest’anno gli utenti di criptovalute spenderanno $1 miliardo in bitcoin sul dark web per scopi illeciti, secondo una relazione della società di analisi blockchain Chainalysis. E come probabilmente saprete, il dark web comprende mercati online di droghe e altri beni illeciti. Quindi ci saranno $1 miliardo in bitcoin spesi per beni illeciti quest’anno e questa cifra supererà il picco precedente di $872 milioni nel 2017.
Ma indovinate un po’? $1 miliardo in un anno è quasi nulla se prendiamo in considerazione il quadro generale.
C’è una percezione diffusa che gli utenti utilizzino bitcoin principalmente per scopi illeciti. Ma nulla potrebbe essere più lontano dalla verità. Ogni giorno un ammontare di $30 miliardi in bitcoin viene scambiato su exchange legali, e ricordate che questi ultimi verificano le identità di tutti gli utenti. Quindi è un’attività legale con bitcoin 30 volte maggiore in un solo giorno rispetto all’attività illegale con bitcoin illegale in un intero anno.
Inoltre secondo una relazione di Global Financial Integrity si stima che ogni anno vengono spesi in droghe $652 miliardi e fino a $1100 miliardii in merci contraffatte e piratate. Queste transazioni sono in valuta fiat, ovvero, con dollari statunitensi.
Ciò significa che l’uso di bitcoin costituisce solo lo 0,15% delle transazioni illegali di droga ogni anno. E se includiamo anche merci contraffatte, l’uso di bitcoin costituisce meno dello 0,06% di tutte le transazioni illecite. È una goccia nel mare.
Quindi se la preoccupazione per Libra non riguarda il riciclaggio di denaro, che cosa riguarda in realtà?
Facebook ha una base di utenti composta da 2,38 miliardi di persone, circa il 32% della popolazione globale. Con 2,38 miliardi di persone connesse alla sua rete, Libra otterrebbe sicuramente un’adozione immediata. Ciò creerebbe un business da miliardi di dollari per Facebook, grazie alle commissioni di transazione. Ma realizzerebbe anche qualcos’altro…
Ricordate, Libra sarà coperta da un paniere di valute fiat già esistenti, sarà relativamente stabile e sarà anche completamente fungibile. In altre parole, gli utenti saranno in grado di convertire Libra in altre risorse digitali, come bitcoin, dollari USA, yen, sterline, euro, e così via. Grazie alla base di utenti di Facebook, Libra potrebbe diventare una valuta di riserva globale praticamente da un giorno all’altro. Potrebbe competere con valute come la sterlina, l’euro e sì, persino il dollaro USA. Che poi possa avere successo a lungo termine è da vedere (visto che l’affidabilità di Bitcoin è superiore da questo punto di vista), comunque il fatto stesso che possa esistere denota un cambiamento radicale di paradigma su più livelli.
Capite perché il governo degli Stati Uniti è diffidente nei confronti di Bitcoin e delle criptovalute in generale? Potrebbero minacciare direttamente il monopolio dello stato sulla creazione di denaro.
Gli asset digitali sono qui per rimanere. Il genio ormai è uscito dalla lampada. La tecnologia è già ben conosciuta dal pubblico in generale e se l’America non vuole rimanere indietro, deve abbracciare la tecnologia blockchain, non osteggiarla.
La rivoluzione monetaria non è lontana anni.
È già iniziata.
Per approfondire segui WisyWally.